Sono una giornalista professionista dal 1991.
Ho lavorato in tv (sia nella redazione e presentazione di telegiornali che nei programmi di approfondimento) e poi nella comunicazione aziendale, in Italia e all’estero (nei settori Corporate Image, Eventi e Ufficio Stampa).
Nel 2015 ho iniziato ad occuparmi di comunicazione ecclesiale: ho fondato il progetto di comunicazione Catholic Voices Italia, tradotto e adattato il libro “Come difendere la fede senza alzare la voce”(A. Ivereigh, ed. Lindau), tenuto corsi di Media Training per CEI (Conferenza Episcopale Italiana), diocesi, associazioni, atenei pontifici, gruppi e movimenti laicali e religiosi.
A febbraio 2020, con lo scoppio della pandemia, ho lanciato #lachiesachecè, per raccontare tutti i modi in cui la Chiesa si fa “prossimo”. A maggio dello stesso anno è partita la rubrica online “La famiglia che c’è”, video interviste con “donne che sopravvivono alla clausura domestica” imposta dal Covid. Un racconto brillante e coinvolgente per testimoniare quale patrimonio sociale sia la famiglia.
a TV2000 
alla Canonizzazione dei due Papi Santi 
con il Presidente della CEI Bassetti 
al Festival Biblico 
Conferenza Episcopale Triveneto – media training 
Diocesi di Milano – media training 
al Caffè teologico di Brescia 
all’Università Cattolica a Milano
Nello stesso anno prende il via una serie di colloqui con i Vescovi italiani (#iVescoviParlano) che produrrà oltre 200 pillole video sui temi più interessanti e controversi del dibattito pubblico, offrendo un punto di vista spesso inedito e sempre comunicato in modo inclusivo.
Da agosto 2021 ho deciso di dedicarmi in modo quasi esclusivo alla analisi delle implicazioni etiche, giuridiche, morali, sociali, economiche e politiche prodotte dalla attuale gestione della pandemia. Seguendo l’esempio che la Chiesa ha sempre dato nel leggere la complessità della realtà sapendo fare sintesi fra tutte le sue parti per cercare un bene condiviso, dò voce al pensiero critico che cerca la verità e mostra “l’altra storia”: quella che il mainstream ha smesso di raccontare. È così partito #ilpensierochecè.
