LA CHIESA CHE C’È: COSA, COME, PERCHÉ

“La Chiesa che c’è” nasce a marzo 2020, con lo scoppio della pandemia, per mostrare tutti i modi in cui la Chiesa si fa ‘prossimo’ in un momento così drammatico : è uno dei primi progetti di comunicazione a raccogliere e diffondere notizie, commenti, testimonianze da tutta Italia.

Terminata questa prima fase, resta il bisogno di una Chiesa capace di intervenire nell’oggi dell’uomo su tutti i temi che toccano la vita del singolo e della comunità, sempre mostrando alla società secolarizzata “l’altra storia”, ovvero che la proposta cristiana è una “opzione positiva” (come diceva Benedetto XVI). Vita, morte, sessualità, malattia, famiglia, gender, aborto, eutanasia…. nell’attuale contesto scristianizzato questi temi sono ormai tabù perfino per la comunicazione ecclesiale ufficiale, che tende oramai a parlarne superficialmente se non a evitarli accuratamente. Eppure sono tra quelli che più coinvolgono e interessano le persone e che impattano sul futuro della società, pertanto ignorarli non si può né si deve: così, a metà 2020 prende avvio una serie di video-interviste con i Vescovi italiani (da qui la rubrica #iVescoviParlano) che da un lato chiariscono la posizione della Chiesa su questioni ‘nevralgiche’ (perché come nervi scoperti, quando toccate fanno sussultare le persone), dall’altro mostrano che comunicare sui temi morali e sociali tenendo insieme verità e misericordia è possibile.

https://www.youtube.com/watch?v=RIF1m8kYZjM

Dall’estate 2021 comincia una nuova fase per il Paese, che è tuttora aperta e assume i caratteri di una crisi sempre più grave: di fronte a una gestione, che da sanitaria è diventata economico-politica, serve un pensiero all’altezza della complessità, che sappia governarla senza estinguerne le particolarità; serve uno sguardo in grado di legare tutti i diversi aspetti in gioco e cercare una sintesi non unilaterale che esprima un bene comune. 

Invece assistiamo ad un abbassamento delle difese critiche e della razionalità favorito da una politica autoritaria e terroristica; alla confusione generata da una informazione martellante e contraddittoria; alla generale disabitudine al discernimento; a una pericolosa e crescente divisione sociale.

Eppure, come seguaci della religione del logos, non possiamo restare muti davanti a questa tendenza, rinunciando a distinguere e ad articolare un pensiero integro; in quanto “Chiesa in uscita” e che si fa “prossimo”, dobbiamo andare verso le persone per esser luce e conforto, ascoltandone dubbi, preoccupazioni e angosce senza liquidarne nessuna; in quanto “esperta in umanità” (come la definì Paolo VI), la Chiesa è chiamata a vegliare affinché non vengano mai violati i diritti fondamentali delle persone e la scienza sia sempre al servizio dell’uomo anziché il contrario; da “Madre amorevole” (come l’ha chiamata papa Francesco), la Chiesa non può assistere inerte alla lacerazione della comunità sociale e rinunciare a proteggere i suoi figli.

Anche questo è il compito di una Chiesa che c’è: di qui l’avvio di una serie di video-interviste quotidiane (disponibili su questo blog sia in “pillole” che in versione integrale) che propongono riflessioni e analisi a tutto tondo e vedono coinvolti esperti in varie discipline: filosofi, letterati, medici, scienziati, comunicatori, giuristi.

Dai loro interventi emerge “l’altra storia”:  quella che non trova spazio sui media mainstream, ma dalla quale non possiamo prescindere se vogliamo uscire da questa crisi migliori.

La Chiesa che c’è la racconta, testimonia “il pensiero che c’è” (presentato qui ), per fare luce in questa notte delle coscienze, delle menti, dei cuori.