Duro parere del Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina sulle implicazioni sociali del Greenpass e sulla campagna vaccinale italiana come lesiva di diritti umani: la strategia italiana rientri “tra i crimini contro l’umanità”.
In un a nuova nota (la sesta con cui si esprime in merito), pubblicata sul sito CNEL, il CIEB:
esorta i cittadini a prendere coscienza dei rischi innescati dalla graduale compressione di diritti elibertà fondamentali e dalla loro progressiva degradazione al rango di privilegi o di “premi”concessi sub condicione dagli apparati di governo che si succederanno nel tempo;
raccomanda alle istituzioni politiche e in particolare al Presidente della Repubblica, in qualità di rappresentante dell’unità nazionale, di intervenire senza indugio per invertire le dinamiche descrittee favorire il ripristino di legami sociali unitari, solidali e inclusivi;
invita il Governo: 1) a fornire ai cittadini dati scientifici obiettivi e verificabili in merito all’efficaciaed alla sicurezza dei cosiddetti vaccini anti-#Covid, esplicitando in particolare i possibili danni per lasalute nel medio e nel lungo periodo; 2) a informare i cittadini circa l’esito delle domande di rinnovo delle autorizzazioni condizionate all’immissione in commercio dei vaccini medesimi, domandeche avrebbero dovuto essere presentate dal mese di giugno 2021 e di cui, al momento, non si hanotizia;
chiede agli Stati di riconoscere sul piano politico che la strategia del Governo italiano per la campagna vaccinale anti-Covid rientra tra i crimini contro l’umanità, comecodificati da art.7 Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale su scorta del Patto di Londra;
saluta con favore ogni iniziativa promossa anche da privati allo scopo di deferire a tribunali internazionali quanti hanno pianificato e attuato, sia individualmente che da membri di un’organizzazione, i crimini suddetti, ai sensi dello Statuto di Roma.
Il testo integrale del parere (e di quelli precedenti) si trova qui: https://ecsel.org/cieb/