Stiamo vivendo l’iperrealtà descritta dal filosofo Baudrillard negli anni ‘70: i Media creano una realtà parallela avulsa dal contesto con dicotomie e semplificazioni (sani/malati, buoni/cattivi), che diventa l’unica.
Il contesto concreto viene e limato dalla testa degli spettatori, che percepiscono come reale solo l’oggetto del bombardamento mediatico e scambiano l’iperrealtà mediatica per realtà concreta.
Fabio Vighi (Università di Cardiff): la guerra di #Putin tocca nuove vette: non c’è più relazione tra ciò che viene raccontato e ciò che succede.