“#Covid19, dodici mesi di pensiero critico”.
Da oggi sul sito de La Verità il docufilm che affronta un anno di gestione pandemica alla luce della ragione, per superare contrapposizioni e riduzionismi che hanno affossato ogni analisi sul tema.
E uscire da questa crisi migliori.
Accademici, economisti, giornalisti, scienziati, hanno analizzato gli eventi mese dopo mese (a partire dall’introduzione del greenpass, nell’agosto 2021) evidenziando come il Covid abbia introdotto – dal punto di vista sanitario, giuridico, culturale ed economico – mutamenti strutturali che vediamo tuttora in atto, con le emergenze che si susseguono.
Lo sguardo di chi vedeva ciò che è sembrato sfuggire a molti, ha colto cambiamenti senza precedenti, che riguardano sia la persona (con la violazione di principi umani fondamentali, la vulnerazione totale dei diritti dei lavoratori, il venir meno del principio di precauzione e del bilanciamento rischi-benefici in campo medico), che la società nel suo insieme (con l’esautoramento del Parlamento, bypassato dal continuo ricorso alla decretazione d’urgenza, la perdita di credibilità di istituzioni che hanno mentito e aizzato divisioni, la crescita della sorveglianza mediante nuovi mezzi tecnologici).
I segni che la Covid pandemia sia stato solo l’inizio di una gestione biopolitica della società si rilevano nel nuovo assetto che si vuole dare, anche a livello europeo: apparentemente leggero, libero, inclusivo ma in realtà oppressivo, imposto, discriminante e massificante. Dove il potere si concentra in poche mani e il controllo sulle persone è totale. A conferma dell’interesse sempre alto su un argomento che per le sue conseguenze – anche sulla salute di tante persone – viene percepito come drammaticamente attuale, nonché uno spartiacque nella vita pubblica, in varie città italiane si stanno organizzando spontaneamente pubbliche proiezioni del docufilm, seguite da dibattiti.