Lo sciopero della fame come protesta per la sofferenza civile in atto; il #greenpass strumento di controllo temporaneamente archiviato con un arrivederci alla prossima #pandemia; la comunità scientifica non all’altezza della sfida cui è stata chiamata e persino promotrice di hatespeech verso una parte della popolazione, che ha provocato un clima sociale avvelenato; la delusione politica di una sinistra irriconoscibile che ha creato nuovi paradigmi discriminatori; il lavoro culturale che ci salverà.
L’intervista integrale all’attivista Carlo Cuppini.