All’inizio della pandemia notai che i numeri non corrispondevano alla narrativa e la pericolosità del virus era esagerata, eppure né il racconto né le misure adottate venivano corrette.
Allora capii: era in atto una formazione di massa su larga scala.
Parla MATTIAS DESMET (prof. di Psicologia clinica presso Ghent University, master in Statistica, studioso di totalitarismi).