Nella notte della ragione e nell’ottundimento delle coscienze che stiamo vivendo spicca la felice eccezione del neonato Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (https://www.ecsel.org/cieb/), che nella sua breve vita – è stato creato a metà dicembre 2021 per superare il “muro contro muro” dei dati scientifici e riportare al centro della gestione politica del Covid i principi e i valori cui si ispira la riflessione bioetica – ha già espresso tre pareri in materia.
Nel primo (https://www.ecsel.org/wp-content/uploads/2021/12/I-Parere-CIEB.pdf) si denunciava come la vaccinazione anti-Covid víolasse i principi di precauzione, del consenso informato, di beneficenza, di non maleficenza e di equo accesso alle cure sanitarie.
Nel secondo (https://www.ecsel.org/wp-content/uploads/2021/12/Parere-CIEB-sul-personale-medico-sperimentatore.pdf) si esortava il Governo ad essere trasparente sui rischi dei #vaccini e a rinunciare all’introduzione dell’ #ObbligoVaccinale.
Il terzo parere, diffuso mercoledì 5 gennaio riassume ed integra sia in termini di denuncia che di richieste concrete quanto esposto finora: evidenziando criticità bioetiche e biogiuridiche della “cosiddetta #vaccinazione anti-#Covid, il nuovo documento del Comitato giudica “inutile e dannoso” l’#obbligovaccinale e “condanna con forza” diversi aspetti. In particolare:
- l’#informazione volta a celare all’opinione pubblica il fatto che #VarianteOmicron riduce la gravità della malattia, fatto che rovescia il rapporto rischio-beneficio finora utilizzato per valutare l’introduzione dei “vaccini” e quindi a delegittimarne l’immissione in commercio;
- la strumentalizzazione della #varianteOmicron al fine di procrastinare lo #statodiemergenza nazionale e di estendere l’#obbligovaccinale a ulteriori, mirate categorie di cittadini o, addirittura, di introdurre un obbligo generalizzato;
- la volontà del #Governo italiano di perseguire, per scopi evidentemente diversi da quelli sanitari, la #vaccinazione dell’intera popolazione nazionale; a riguardo il Comitato auspica l’intervento di organi giudiziari a tutela di #diritti e #libertà fondamentali dei cittadini;
- il tentativo, realizzato in situazione emergenziale e di panico indotto dalla continua disinformazione, di rivoluzionare l’approccio farmacologico tradizionale imponendo surrettiziamente #terapiegeniche sperimentali che, prima del #Covid, avevano suscitato diffuse preoccupazioni;
- la sperimentazione sull’uomo delle suddette terapie geniche in violazione dei (precedentemente, ndr) richiamati principi di #precauzione, di #consensoinformato, di beneficenza e di non maleficenza.
Fin qui le critiche, dalle quali il Comitato fa derivare la richiesta che il Governo riveda gli obiettivi e le modalità di gestione dell’emergenza Covid, prendendo in considerazione strumenti diversi dall’obbligo vaccinale, con specifico riferimento alla promozione di cure domiciliari in aggiunta alla libera scelta vaccinale, per contrastare fin da subito la malattia evitando così di intasare le strutture ospedaliere, di cui si chiede il potenziamento.
Insomma: sotto il profilo etico, una bocciatura solenne e a tutto tondo. Da mettere agli atti.