Il Comitato Internazionale per l’#Etica della #Biomedicina in un parere “sulla seduzione dell’amnistia post #Covid e la nuova stagione di restrizioni pandemiche” segnala le proposte del #G20 di subordinare gli spostamenti a soluzioni digitali e creare reti sanitarie globali per “cristallizzare lo strumento di controllo denominato #GreenPass, vero obiettivo delle politiche di stampo totalitario sdoganate dal Covid”.
Ricordando anche l’indagine dell’Ordine dei medici di Torino tra gli iscritti non vaccinati, il CIEB conclude: altro che “amnistia pandemica”, “chi ha gestito l’affaire Covid non ha mai inteso concedere tregua alle sue vittime”; e denuncia che la gestione Covid “ha comportato il lampante inveramento di un totalitarismo biopolitico globale”.
Il parere raccomanda infine “ai cittadini di non abbassare la guardia nel momento in cui giungono segnali di consolidamento dei meccanismi di soggiogamento instaurati in forza della pandemia” e invita le autorità competenti a indagare “fondatezza ed eticità delle misure adottate durante l’emergenza sanitaria e a censurare l’operato di soggetti che agendo in veste istituzionale hanno tenuto comportamenti volti a ingenerare allarmismo e paura nei cittadini allo scopo di piegarli all’accettazione acritica di misure di prevaricazione e di soppressione”.
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